Che cos’è la SEO? Prima parte: SEO On Page

SEO sta per Search Engine Optimization, ottimizzazione per i motori di ricerca. È insieme delle delle tecniche che permettono di posizionare un sito ai primi posti sulle pagine di un motore di ricerca nella sezione non a pagamento, nota anche come “risultati organici.”

Detto in termini meno tecnici, l’ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) è il processo di messa a punto delle pagine del sito per far sì che Google le preferisca ad altre e le mostri come risultati principali per le ricerche di una determinata parola o frase chiave.

Quando si tratta di SEO, i protagonisti sono la nostra pagina web, Google e la persona che esegue una certa ricerca.
Se abbiamo un articolo su come preparare una torta al cioccolato e lamponi per esempio, vogliamo che il motore di ricerca (Google, da qui in avanti) lo mostri fra i risultati principali a chiunque cerchi la frase “torta al cioccolato e lamponi”.
La SEO è l’ingrediente speciale da aggiungere alla nostra pagina per rendere probabile che Google la presenti come uno dei migliori risultati ogni volta che qualcuno cerca quella parola, o meglio quella frase chiave.

Che cos’è questo ingrediente speciale e cosa lo rende così importante?

È presto detto.
Primo: la stragrande maggioranza delle esperienze online inizia con un motore di ricerca e quasi il 75% degli utenti (nel mondo, in Italia la percentuale è assai più alta) avvia le ricerche su Google.

Secondo: i primi cinque risultati su Google ottengono il 67% di tutti i clic.

Come funziona la ricerca di Google

Come tutti sanno, Google protegge il proprio algoritmo di ricerca e non tutti i fattori determinanti sono resi pubblici; tuttavia, i maggiori esperti esperti SEO in campo internazionale, sia in base alle analisi delle ricerche che degli andamenti del ranking dei siti, ci insegnano quali pratiche adottare per un’ottimizzazione SEO efficace.

La prima copsa da chiiarire è che esistono due grandi categorie di SEO: SEO on-page e SEO off-page.

La SEO on-page riguarda tutti i fattori di ranking di Google che riguardando direttamente la pagina che si tenta di ottimizzare, come i titoli, i contenuti e la struttura della pagina.

La SEO off-page si riferisce invece a tutte le variabili che Google prende in considerazione e che dipendono anche da altre fonti, come i social network, gli altri blog del settore, le preferenze e le abitudini di navigazione di chi esegue una ricerca.

Come è evidente si tratta di due aspetti estremamente divers ma entrambi determinanti per la SEO.

Ecco l’esempio che ci offre Neil Patel, uno dei maggiori esperti SEO a livello mondiale. Immaginiamo due scenari:

Scenario n. 1: la tua casa è super pulita all’interno, ma il tuo giardino è un disastro.

Cosa succede in questo scenario? Bene, anche se all’interno la casa è in stile Mary Poppins, perfettamente pulita e in ordine, se il tuo giardino sembra la foresta della Bella Addormentata, a nessuno verrà mai voglia di visitare l’interno.
È la stessa cosa che accade se non hai ottimizzato la tua pagina per la SEO on-page. Potrebbe avere ottimi contenuti e avere un aspetto sbalorditivo, ma è improbabile che qualcuno se ne accorga: nessuno apprezzerà il tuo lavoro semplicemente perché non avrai traffico.

Scenario n. 2: il tuo giardino è perfettamente curato ma l’interno della tua casa è un disastro.

Avere un bel prato attirerà molte persone a visitare la tua casa, ma se il tuo soggiorno somiglia più a una zona di guerra, gli ospiti se ne andranno più in fretta di quanto tu possa dire “SEO”.

Questo costituisce un problema, perchè quando un visitatore abbandona il sito dopo aver visualizzato solo una pagina, Google lo considera un rimbalzo.
Maggiore è la frequenza di rimbalzo (numero di visitatori che lasciano il tuo sito immediatamente), peggiore sarà il ranking della tua pagina su Google.

Ecco è necessario concentrarsi sia sulla SEO on-page che SEO off-page. Oggi parleremo della prima.

SEO on page

“Il contenuto è il re”. Bill Gates fece questa previsione nel 1996, ed oggi è più vera che mai. Perché? Perché un cliente del motore di ricerca di Google è soddisfatto quando trova il risultato che risponde alle sue esigenze nel modo migliore.

Quando cerchiamo su Google “formaggio fatto in casa”, Google investirà tutte le sue energie nel fornirci quella che, secondo la sua comprensione, è la migliore ricetta per il formaggio fatto in casa su tutto il web, e cioè che richiede poco tempo e utilizza pochi ingredienti.

Non solo la ricetta più veloce, ma anche la ricetta più semplice, scartando tutti i negozi online per prodotti surgelati, per esempio. Cercherà di darci esattamente quello che abbiamo chiesto indirizzandoci ai migliori contenuti che riesce a trovare.

Quindi, il compito numero uno per fare un buon lavoro con la SEO è produrre ottimi contenuti. La SEO non è diversa da qualsiasi altra attività: grandi risultati verranno sempre da un grande impegno.

Proprio come il miglior marketing del mondo non ci aiuterà a vendere un prodotto scadente, la SEO sarà poco efficace se ci accontentiamo di contenuti di basso livello.

I fattori che fanno di un testo un ottimo testo

Creare contenuti di qualità: dovranno essere interessanti e dare una risposta a ciò che gli utenti stanno cercando.
Individuare le parole chiave: eseguire la ricerca di parole chiave prima di lavorare sui testi è cruciale per creare ottimi contenuti.

Fare buon uso delle parole chiave: Google è diventato più intelligente nel corso degli anni. Per esempio, inserire la tua parola chiave nel testo il più possibile danneggerà la reputazione del nostro sito piuttosto che migliorarla.

Pubblicare frequentemente contenuti nuovi: le ultime ricerche di Hubspot hanno dimostrato, ancora una volta, che la pubblicazione più frequente migliora le classifiche di Google.

Rispondere alle domande dirette: a volte Google fornirà ai ricercatori risposte dirette direttamente sulla SERP. Se scrivi il tuo contenuto in modo abbastanza chiaro da consentire a Google di riconoscerlo come risposta a una particolare domanda, verrà visualizzato direttamente sotto la barra di ricerca.

Quanto tempo ci vuole perché la SEO funzioni?

Quello della SEO non è un’attività da cui ci si possa aspettare un guadagno immediato, ma attribuisce un grande valore al nostro sito.
Come dicevo all’inizio di questo articolo, la stragrande maggioranza delle esperienze online inizia con un motore di ricerca e quasi il 75% degli utenti (nel mondo, in Italia la percentuale è assai più alta) avvia le ricerche su Google.
Non c’è una risposta precisa a quanto tempo occorre, tutto dipende dall’ambiente in cui ci muoviamo e dal nostro obiettivo. Se miriamo a posizionare il nostro sito per parole chiave particolarmente competitive, la SEO può richiedere anche parecchi mesi, ma il risultato fine, se ben fatta, porta sempre risultati.

Antonella Babini

SEO e consulente in marketing digitale, da oltre dieci anni fa parte dello staff di Nowhere. Il suo lavoro è improntato all’approccio strategico, all’organizzazione delle risorse e all’integrazione delle competenze, punti chiave per il successo di ogni impresa.

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